L'attuale Consiglio Direttivo
2021-2023 Presidente: Giuseppe Iosa
Vicepresidente: Elio Mucciante Segretario: Alfio Gandaglia Cassiere: Luca Martinelli Alfiere: Gianmario Locatelli Consiglieri Salvatore Di Tucci Cecilia Grioni Enrico Mancini Augusto Perotti Rolando Reichel Sonia Sillari Luigi Stefanoni Francesco Vailati Jeanne Vincenzo Consiglio Direttivo
2018-2020 Presidente: Giuseppe Iosa
Vicepresidente: Elio Mucciante Segretario: Alfio Gandaglia Cassiere: Luca Martinelli Alfiere: Gianmario Locatelli Consiglieri Marco Dazzo Salvatore Di Tucci Cecilia Grioni Enrico Mancini Augusto Perotti Giancarlo Prada Luigi Stefanoni Francesco Vailati Jeanne Vincenzo Il Direttivo
in carica dal 2015 al 2017 Presidente: Giorgio Gazzaniga Vicepresidente: Elio Mucciante Segretario: Alfio Gandaglia Cassiere: Luca Martinelli Alfiere: Gianmario Locatelli Consiglieri Marco Dazzo Salvatore Di Tucci Cecilia Grioni Giuseppe Iosa Andrea Panico Augusto Perotti Giancarlo Prada Luigi Stefanoni Francesco Vailati ![]() Maggio 1981
I soci fondatori Rossetti Giovanni e Salmistraro Luciano davanti la sede di nuova inaugurazione in via Diaz |
La sezione Fidas di Peschiera Borromeo conta circa 1200 iscritti di cui 300 donatori attivi che regolarmente donano sangue o plasma. Molti hanno superato le 100 donazioni! Nuove adesioni anche tra i più giovani, con un donatore di soli 19 anni.
A questi si aggiunge una rete di circa 500 tra sostenitori e simpatizzanti. Un radicamento sul territorio che rende Fidas Peschiera Borromeo una delle associazioni più conosciute e riconosciute del sud-est Milano. Una storia nata nel 1978 Con un passato importante frutto del lavoro e dell'impegno di donne e uomini che non si sono risparmiati. A noi, ora, il compito di proseguire. Iscritta all'Albo Comunale delle Associazioni del Comune di Peschiera Borromeo. La nostra storia, le nostre origini
“Perché non formiamo una sezione di donatori a Peschiera Borromeo?”. Questa frase, nata da uno scambio di opinioni tra quattro donatori di Peschiera iscritti alla sezione di Paullo, incontratisi a Milano nel mese di ottobre 1977 in occasione dell’Assemblea sociale dell’A.L.A. Donatori di Sangue (perché così si chiamava allora), fu la scintilla che diede inizio a questa meravigliosa avventura.
All’epoca, Peschiera Borromeo contava circa un terzo della popolazione di oggi e nella sua realtà non esisteva alcuna organizzazione di volontariato che si occupava, in particolare, della donazione del sangue. Quella frase non rimase solamente un semplice interrogativo: nel gennaio 1978, infatti, presso la Cooperativa “La Famigliare”, con la collaborazione dell’’Amministrazione Comunale, si tenne un dibattito pubblico sul tema “La donazione del Sangue. Perché donare”, al quale intervennero il dott. Giuseppe Gerosa Brichetto, compianto e noto personaggio quale medico condotto e storico scrittore di Peschiera Borromeo, il Presidente Ferdinando Baldi dell’A.L.A. di Milano ed il Prof. Antonio Petrella del Centro Trasfusionale di Melegnano. Lo scopo della manifestazione fu quello di far conoscere l’Associazione, cercando di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione del sangue. La presenza di un pubblico numeroso e l’interesse generale seguito al dibattito, diedero subito dei risultati incoraggianti. Otto mesi dopo quell’iniziativa, il 15 settembre 1978, con diciassette nuovi donatori riunitisi in assemblea, si costituì ufficialmente la sezione A.L.A. Donatori Sangue di Peschiera Borromeo. Il primo consiglio direttivo fu composto da Gandaglia Alfio (Presidente), Garlini Giacomo (Vice Presidente) e dai consiglieri Rossetti Giovanni, Salmistraro Luciano e Tirloni Enrico. Da subito, il neo Direttivo intraprese iniziative informative rivolte ai cittadini, allo scopo di far conoscere il nuovo gruppo che si era formato e le finalità volte alla donazione volontaria del sangue. Mediante volantini diffusi presso aziende presenti sul territorio, bar, negozi e parrocchie, continuò insistentemente l’attività di proselitismo che fece aumentare la formazione del gruppo. Nel maggio 1981, a meno di tre anni dalla costituzione, fu inaugurata la prima sede in Via Diaz e raggiunta la quota di oltre cinquanta iscritti. ![]() 15 Settembre 1978
presso il bar Cà Matta - Assemblea costituente sezione A.L.A. Donatori Sangue di Peschiera Borromeo |
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Scarica lo Statuto e il Regolamento Associativo
Gli scopi dell'associazione
FIDAS MILANO e' un'associazione che organizza donatori di sangue inviandoli ai centri trasfusionali convenzionati, ne valorizza il gesto e la figura, li assiste, ne tutela la salute e le aspirazioni, svolge, a favore dei soci, attivita' culturali e ricreative.
Recluta donatori di sangue nell'intento di contribuire al conseguimento degli obbiettivi del Servizio Sanitario Nazionale.
Promuove iniziative di propaganda, sia attraverso campagne pubblicitarie che con l'organizzazione di incontri e convegni, con la finalit? sia di attrarre nuovi soci che di informare tutti i cittadini sulle tematiche inerenti la trasfusione del sangue e le sue applicazioni.
Recluta donatori di sangue nell'intento di contribuire al conseguimento degli obbiettivi del Servizio Sanitario Nazionale.
Promuove iniziative di propaganda, sia attraverso campagne pubblicitarie che con l'organizzazione di incontri e convegni, con la finalit? sia di attrarre nuovi soci che di informare tutti i cittadini sulle tematiche inerenti la trasfusione del sangue e le sue applicazioni.
Natale 2017 - I nostri auguri
Natale 2016 - I nostri auguri
Ottobre 2016
Un pensiero di GianMario Locatelli in occasione della sua 100° donazione
Il monumento al volontariato
Sin dall'inizi, quando ci sono stati i primi contatti con i responsabili dell'associazione Fidas di Peschiera Borromeo, e dopo aver visitato gli spazi della grande piazza prospiciente l'imponente massa della chiesa ebbi la sensazione che tutto si risolvesse per linee orizzontali, da qui la necessità di pensare necessariamente ad un elemento verticale, comunque verticale al di là delle sue modeste misure, in confronto agli spazi circostanti. Doveva esser un segno che richiamasse l'impegno di questa associazione quasi un logo, un marchio di fabbrica che rimanesse nella memoria. Fra i diversi disegni e schizzi la scelta cadde allora su un'ala spiegata, gonfia d'aria, non come banale scontato riferimento alla sigla dell'associazione. Ma come simbolo che racchiudesse in se concetti, propri della nostra cultura, quali:speranza, protezione, calore solidale.
Dopo varie considerazioni di affidabilità e sicurezza per un manufatto che andava piazzato in un luogo pubblico all'aperto, si era optato per una fusione in alluminio di tre metri di altezza su un basamento circolare di cemento. ora a distanza di quasi quattro anni sono cambiati vari elementi di quel progetto, primo fra tutti la scomparsa dell'artigiano che mi garantiva la realizzazione dell'opera, secondo, non meno importante, l'aumento notevole dei costi. Ho cercato di nuovo un formatore per la forma da gettare in alluminio, purtroppo non ho trovato un fonditore e un saldatore che mi garantissero qualità e sicurezza. A questo punto, mi sono chiesto se, riducendo la parte fusa e giocando un po' sull'altezza del basamento non si ottenesse lo stesso manufatto che non sfigurasse con l'idea iniziale. la proposta della fonderia De Andreis di un pezzo in bronzo, quindi di ampia garanzia di durata e impatto, di circa 1,50 di altezza per 80 mi sembra interessante e da prendere in considerazione, assieme al costo per una lavorazione realizzata con questo materiale. Le misure del lavoro,pur con le nuove misure, sarebbero di circa 2.80x90 cm. Sufficienti a mio avviso, a garantire una sicura visibilità e valenza certa.
Gamberini Ruggero
Dopo varie considerazioni di affidabilità e sicurezza per un manufatto che andava piazzato in un luogo pubblico all'aperto, si era optato per una fusione in alluminio di tre metri di altezza su un basamento circolare di cemento. ora a distanza di quasi quattro anni sono cambiati vari elementi di quel progetto, primo fra tutti la scomparsa dell'artigiano che mi garantiva la realizzazione dell'opera, secondo, non meno importante, l'aumento notevole dei costi. Ho cercato di nuovo un formatore per la forma da gettare in alluminio, purtroppo non ho trovato un fonditore e un saldatore che mi garantissero qualità e sicurezza. A questo punto, mi sono chiesto se, riducendo la parte fusa e giocando un po' sull'altezza del basamento non si ottenesse lo stesso manufatto che non sfigurasse con l'idea iniziale. la proposta della fonderia De Andreis di un pezzo in bronzo, quindi di ampia garanzia di durata e impatto, di circa 1,50 di altezza per 80 mi sembra interessante e da prendere in considerazione, assieme al costo per una lavorazione realizzata con questo materiale. Le misure del lavoro,pur con le nuove misure, sarebbero di circa 2.80x90 cm. Sufficienti a mio avviso, a garantire una sicura visibilità e valenza certa.
Gamberini Ruggero